Passeggiata da Coredo a Castel Bragher passando per Bosco Orna
Castel Bragher, immerso nel bosco come in una favola, non offre un’unica prospettiva. La più immediata e conosciuta è sicuramente l’osservazione dell’ingresso principale e la facciata laterale, facilmente visibili dalla vecchia strada di collegamento tra Coredo e Taio. Ma non tutti conoscono il lato segreto del castello, un punto di vista più nascosto ed intimo, uno scorcio che lascia intravedere il suo cortile interno ed immaginare secoli di vita. In un fitto sottobosco e tra innumerevoli pini silvestri dove in tardo autunno primeggiano splendidi mazzetti di vischio a ricordarci l’arrivo del Natale, ecco che in una zona caratterizzata improvvisamente da un suggestivo terreno rossiccio e roccioso, si ergono ben tre terrazze panoramiche che permettono questa inaspettata visione.
Circondati dal silenzio e se ne siamo fortunati dalla compagnia di singolari uccelli, ci troviamo in fondo al Bosco Orna, ed osserviamo davanti a noi questo magnifico panorama. Vicini al paese di Coredo, arrivati qui attraverso una semplice passeggiata di poco più di un’ora, ma allo stesso tempo immersi nella tranquillità e la pace che solo i boschi sanno offrire, scorgiamo anche un piccolo biòtopo dove con abbondanti piogge può venire alla luca un inaspettato specchio d’acqua. Arrivando poco dopo l’alba o prima del tramonto, non siamo soli: il cinguettio degli uccelli, la corsa tra gli alberi di qualche scoiattolo e con un pizzico di fortuna timidi caprioli in cerca di qualche germoglio da sgranocchiare.
Non solo natura, ma anche arte contraddistinguono Bosco Orna. Notiamo infatti una singolare scultura in bronzo, opera dello scultore Claudio Trevi, e poco sotto il Bragherino - che per un periodo fu la sua casa studio - una cascina dove un tempo abitavano i guardiani del castello e la servitù, una volta di proprietà di Castel Bragher, ora privato.Per godere di tutto questo servono solo un pizzico di curiosità, e il desiderio di voler entrare per qualche ora in stretto contatto con la natura.
Consiglio dell'autore
In centro al paese di Coredo da dove partiamo per la nostra escursione, troviamo l’Hotel Ristorante Sport che offre gustosi menù per tutti i palati; piatti che spaziano dal tipico al tradizionale, dove lo chef sceglie solo materie prime a km 0 e di stagione, quindi verdure del territorio e selvaggina nostrana.
Se desideriamo consumare il nostro pasto immersi nuovamente nella natura, possiamo scegliere il Ristorante Due Laghi dove rimarremmo stupiti dal sapore e dalla semplicità dei piatti, nonché dalla genuinità dei prodotti e delle preparazioni.
A due passi troviamo l’Agritur Agostini che con ingredienti semplici e naturali propone appetitosi piatti tradizionali e tipici del Trentino e della Val di Non e per chi ne ha ancora l’energia, perché non approfittare di una bella cavalcata nel maneggio di famiglia?
Con marchio Osteria Tipica Trentina e Osteria Slow Food ecco il Ristorante alla Pineta, che propone menù creativi e curati, legati al ciclo delle stagioni e alla ricca tradizione gastronomica locale.
Panorama
Mano a mano che dal centro del paese di Coredo ci si innanza in direzione della pineta, ecco che alle nostre spalle voltandoci possiamo ammirare in lontananza lo splendore dei monti e gran parte dell’estensione della Val di Non…dalla Paganella al Monte Peller, passando per le Dolomiti di Brenta… in questa zona troviamo il Miraval Hotel, che non a caso dedica il suo nome al panorama che si può godere da quassù.

Tipo di strada
Mostra il profilo altimetricoIndicazioni sulla sicurezza
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.Consigli e raccomandazioni aggiuntive
Lo sapevi che il biòtopo “Rouroni” di Bosco Orna non è l’unico a caratterizzare questa zona; nella pineta tra Coredo e Tavon incontriamo anche il biòtopo “Senda”, uno stagno con acque sempre pulite perché depurate dalle piante acquatiche che crescono spontanee. Poco conosciuto e situato nella parte bassa del paese, al confine tra bosco e campagna, ecco invece il biòtopo “Ciane”.Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Partendo dalla piazza di Coredo si imbocca Via Tonidandel passando davanti alla ex biblioteca, poi si svolta a destra in Via Trento, e si prosegue a sinistra in Via Borgonuovo rimanendo sulla via centrale tra le cinque diramazioni che la strada presenta. Continuando sempre dritti si segue l’indicazione per il Biotopo Rouroni che conduce al Bosco Orna. Ad un certo punto il paesaggio cambia passando dai campi di mele ad una zona boschiva ricca di sottobosco e molti pini silvestri. La strada asfaltata continua fino in fondo al bosco. Una segnaletica indica la via per il Bragherino, una cascina dove un tempo abitavano i guardiani del castello e la servitù, una volta di proprietà di Castel Bragher, ora privato. Proseguendo sulla sinistra c’è la possibilità di entrare in un piccolo ma suggestivo biotopo (Biotopo Rouroni) nel quale quando piove in abbondanza si forma un laghetto naturale. Il sottobosco in questa zona è particolarmente pulito. Più si prosegue più il terreno diventa rossiccio e roccioso finché si arriva in una zona panoramica dove sono stati costruiti dei balconi per poter ammirare Castel Bragher dall’alto. Se si prosegue di una cinquantina di metri si trova una singolare scultura in bronzo, opera dello scultore Claudio Trevi, e poco sotto il Bragherino, che per un periodo fu la sua casa-studio. Per il ritorno occorre ripercorrere lo stesso sentiero fatto in precedenza.
È percorribile anche con passeggino.
Nota
Come arrivare
Dall'uscita "Trento nord" dell'autostrada A22 si prende la statale in direzione di Val di Non e Val di Sole. Arrivati all'altezza di Dermulo ci si tiene sulla destra per imboccare la provinciale in direzione di Passo Mendola e Bolzano. Dopo poco si nota sulla destra il bivio per salire al paese di Coredo.Dove parcheggiare
Parcheggio presso i laghetti di Tavon e Coredo. A pagamento solo dal 1 luglio al 15 settembre.
Presso la Piazza del paese il parcheggio è gratuito e senza limiti di tempo
Coordinate
Mappe consigliate
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Attrezzatura
Sono sufficienti semplici scarpe da ginnasticaStatistiche
- Waypoint
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