02_Val_Vissada: Val Comelico
Consorzio Turistico Val Comelico
02 – ESCURSIONE DI INTERESSE GEOLOGICO:
VAL VISSADAI tinerario molto vario i cui scorci lasciano sempre stupefatti.
Passando da boschi di coniferea mughete, praterie di alta quota, ghiaioni e rocce si è avvolti da un silenzio surreale, rottodallo scorrere delle acque sulle rocce ed il cinguettio degli uccelli.
La conca modellata daighiacciai in ritiro è contornata da ripide pareti e torrioni affascinati che hanno ispirato varielegende paesane.
partenza: Forcella Zovo
arrivo: percorso ad anellodislivello: 531.0 m
difficoltà: EE
ore: 4segnavia: 169 da Forc. Zovo a Forc. Longerin, 165 in discesa fino al Colle dei Pradetti, 154 per ilrientro all’auto
punti di appoggio: Rifugio Forcella Zovo
Consiglio dell'autore
Percorso di grande interesse geologico-naturalistico caratterizzato dalla presenza di vari tipi dirocce tipiche della regione Dolomitica, piegate e fratturate per effetto delle forze tettonicheorogenetiche.
I luoghi in cui si sviluppa l’itinerario proposto e quelli che fanno da contorno, sono caratterizzati darocce di età compresa fra l’Ordoviciano ed il Triassico Medio, sottoposte ai cicli orogeneticiErcinico e Alpino e a varie fasi estensionali del Permo-Trias. Dal punto di vista geomorfologico ilterritorio mostra il caratteristico paesaggio dolomitico. Sotto il nome ‘Crode dei Longerin’ vieneindicato nel suo complesso l’insieme di cime e torri che formano la parte più settentrionale edelevata del sottogruppo, visibile a sinistra percorrendo in salita le praterie della Val Vissada.
Fra ledue cime principali resta compresa la Conca di Vissada, un alto circo cosparso di erratici, alle cuiquote più elevate sono visibili archi morenici ed una morena di fondo. Fanno inoltre da contornoall’escursione il M.te S.Daniele ed il M.te Schiaron. Queste montagne offrono un singolarecontrasto con i dolci pendii a Nord-Est (cresta di confine); la morfologia che le caratterizza èdovuta al concorso di varie cause: tettoniche, litologiche, climatiche.
Per quanto riguarda l’aspetto tettonico, il contrasto paesaggistico con i pendii a Nord-Est è dovutoad un importante linea di dislocazione (Linea del M. Palombino). Per quanto riguarda la litologia, lecaratteristiche guglie alle quote più elevate devono le loro forme alla durezza tipica dalla dolomia; ilsuo comportamento fragile appare dalle numerose famiglie di discontinuità responsabili della fittacoltre detritica che circonda i monti.
Per quel che riguarda il clima, il paesaggio appare unaconseguenza sia delle condizioni attuali, sia di quelle che si sono avvicendate nel corso delleultime epoche geologiche.
In particolare i ghiacciai, che durante il Pleistocene e l’Olocene peralmeno quattro volte hanno occupato la zona, e gli apparati fluvioglaciali ad essi connessi, hannolasciato forme di accumulo.
Alla base delle successioni permoanisiche che compongono il paesaggio che fa da contornoall’itinerario, si trovano peliti ed areniti rosse delle Arenarie di Val Gardena, coperte dai sedimentilagunari (gessi) e carbonatici di mare basso (dolomie nere, dolomie calcaree) della Formazione aBellerophon. Le arenarie si incontrano sia presso il punto di partenza, sia in discesa dal Colle deiPradetti; la Formazione a Bellerophon costituisce quasi l’intero Colle della Sentinella (a Sud-Estdal punto di partenza) e buona parte delle pareti Sud-ovest del M.te S.Daniele.
Il passaggio con lasuccessiva Formazione del Werfen di età scitica è pressochè coincidente con il limite Permiano-Triassico, nota come l’estinzione di massa più catastrofica di tutti i tempi: al limite Permiano-Triassico circa il 96% delle specie animali marine si estinse e complessivamente scomparve il 50%delle famiglie animali esistenti.
In escursione è difficile notare questo passaggio per la somiglianzacon il litotipo sottostante. Al di sopra, il Membro di Lusnizza rappresenta sempre un orizzontecontinuo riconoscibile per il colore tendente al verdastro e gli strati di brecce dolomitiche sfatticce.
La successiva Dolomia del Serla Inferiore si distingue dai sovrastanti sedimenti di piattaforma(Dolomia del Serla Superiore) per la netta e fitta stratificazione.
Lungo il sentiero che da Forcella Zovo porta alla Val Vissada, sono visibili brecce a clasti calcareiin cemento calcitico interpretati come riempimento di faglie sinsedimentarie che intersecano laFormazione del Serla.
Sul lato meridionale del Monte San Daniele si può notare una fascia esiguache separa la Dolomia del Serla Inferiore dalla Dolomia del Serla Superiore, costituita daiConglomerati di Piz da Peres e di Voltago; questi sedimenti testimonianti un evento trasgressivopassano lateralmente, per cause tettoniche, ai calcari neri della Formazione di Agordo chedividono la Dolomia del Serla Superiore in due corpi distinti.
La fossa su cui si imposta il RioVissada è costituita dall’intersezione tra due linee di dislocazione che si intersecano con un angolodi circa 120°: lo si intuisce anche dal corso delle acque che ne segue l’andamento. I canali chesolcano la ripida parete Sud del M.te Schiaron rappresentano altrettante faglie che si intersecanotra loro.
Sbucati in Val Vissada lo spettacolo offerto delle Crode dei Longerin lascia stupefatti: leguglie costituite interamente da Dolomia del Serla Superiore, sono completamente circondate dacaratteristici conoidi di detrito coalescenti che si sovrappongono ai depositi glaciali.
Al centro delcircolo glaciale è facilmente individuabile una morena di fondo, ed a valle di essa una serie di archimorenici: ridotte contropendenze a forma di mezza luna che testimoniano fasi stadiali duranti ilritiro del ghiacciaio.
Osservando le Crode dei Longerin si possono distinguere due corpi principaliaccavallati l'uno sull'altro tramite sovrascorrimenti interni alla Dolomia del Serla Superiore; ècaratteristica la geometria di sovrapposizione dei sistemi strutturali: la parte frontale deisovrascorrimenti dinarici (orientamento Nord-Ovest Sud-Est) è intercettata da un fitto sistema difaglie dirette ad alto angolo (Est-NordEst Ovest-SudOvest) che si raccordano in profondità con ilpiano di scollamento, interno alla formazione a Bellerophon.
L’intera area risulta scollata su questopiano a causa del comportamento duttile legato alla presenza di gessi. Osservando il M.teS.Daniele ed il M.te Schiaron dalla Forcella Longerin si nota che, mentre il lato Nord è pocodisturbato dalla tettonica, quello Sud risulta raccorciato verso Sud per effetto di paleofaglie diretteriattivate con componente trascorrente (probabilmente durante il Messiniano o Pliocene).
Le roccerisultano quindi divise in blocchi secondo un sistema di faglie dirette parallele ad alto angolo.Nell’area un accurato studio ha permesso inoltre di individuare altri motivi strutturali particolari.
Glistrati rocciosi sottostanti le Crode dei Longerin e la Val Vissada, coperti da conoidi detritici edepositi morenici, formano un anticlinale (piega con convessità rivolta verso l’alto), tagliata da unafaglia sepolta che separa le Crode dei Longerin dal M.te Schiaron.
Il piegamento è visibile inaffioramento solo lungo il percorso di discesa verso i Pradetti osservando lo scasso tra le Crodedei Longerin ed il M.te S.Daniele. Gli studi condotti hanno fatto emergere che tale sinuosità non èuna semplice anticlinale, ma è associata ad un ulteriore motivo a sinclinale (piega con convessitàrivolta verso il basso) con asse in direzione circa Est-Ovest, quasi perpendicolare a quellodell’anticlinale.
Tipo di strada
Mostra il profilo altimetricoIndicazioni sulla sicurezza
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- E' consigliato scaricare la traccia gps per evitare situazioni sgradevoli e vivere un'esperienza divertente in sicurezza
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- Emergency number 112
Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Nota
Come arrivare
STRADALE Dal Veneto e Trentino Alto adige:Autostrada A/27 Venezia Belluno - Pian di Vedoia - SS 51 Di Alemagna, Pieve di Cadore, S. Stefano di Cadore, Comelico Superiore;
Autostrada A/22 Verona - Bolzano - Uscita Bressanone - SS 52 Brunico - San Candido -Passo Mone Croce Comelico;
Dal Friuli Venezia Giulia: Autostrada A/23 Trieste - Udine - Uscita Carnia - Tolmezzo - SS 355 Val Degano per Sappada - S.Stefano di Cadore, Comelico Superiore.
IN AUTOBUS Da tutte le principali località del Veneto e giornalmente da Trieste e Bolzano.
FERROVIA Calalzo di Cadore (BL) Stazione terminale delle tratte ferroviarie Padova - Belluno e da Venezia, inoltre San Candido (BZ) con sbocco da Lienz (Austria) Bolzano Verona - Brennero Austria.
IN AEREO Gli aeroporti piu' vicini sono Treviso Antonio Canova - Venezia Marco Polo - Verona Villafranca.
DISTANZE Da Venezia km.164 - Da Padova km.185 - Da Milano km.417 - Da Bologna km.301 -Da San Candido km.24 - Da Trieste 183 - Da Roma 675.
Dove parcheggiare
Parcheggio nei pressi del Rifugio Forecella Zovo.Coordinate
Titoli consigliati
Carta topografica delle Dolomiti del Comelico ed Auronzo Tabacco 017 1:25.000
Carta topografica Tabacco Sappada Santo Stefano Forni Avoltri 01 :25.000
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Cartine consigliate
Attrezzatura
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Statistiche
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