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Giro del Brenta Centrale - Sentiero Orsi

Alta Via · Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena
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  • Giro del Brenta Centrale - Sentiero Orsi
    Giro del Brenta Centrale - Sentiero Orsi
    Foto: VisitTrentino, Madonna di Campiglio Azienda per il Turismo
m 2500 2000 1500 1000 25 20 15 10 5 km
difficile
Lunghezza 27,1 km
8:30 h.
2.254 m
2.254 m
2.701 m
1.248 m
Il sentiero O. Orsi è probabilmente la traversata più spettacolare delle Dolomiti di Brenta. Il percorso in sé non è particolarmente difficile, ma si rivela assai lungo e quindi riservato a trekker ben allenati. Si propone la partenza (e arrivo) dalla Val Brenta che consente anche di apprezzare l’avvicinamento in un angolo solitamente ignorato dalla maggioranza degli escursionisti che generalmente partono dalla più famosa e trafficata “Vallesinella”.
Immagine del profilo di VisitTrentino
Autore
VisitTrentino
Ultimo aggiornamento: 19.07.2021
Difficoltà
difficile
Impegno fisico
Emozione
Paesaggio
Punto più alto
2.701 m
Punto più basso
1.248 m
Periodo consigliato
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic

Tipo di strada

Asfalto 0,43%Sentiero naturalistico 18,58%Sentiero 52,40%Via ferrata 28,56%
Asfalto
0,1 km
Sentiero naturalistico
5 km
Sentiero
14,2 km
Via ferrata
7,7 km
Mostra il profilo altimetrico

Indicazioni sulla sicurezza

1) Preparate il vostro itinerario

2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione

3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei

4) Consultate I bollettini nivometereologici

5) Partire da soli è più rischioso

6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro

7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista

8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso

9) Non esitate a tornare sui vostri passi

10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112

 

Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.

Consigli e raccomandazioni aggiuntive

È consigliato avere con sé un paio di ramponcini per non avere problemi nell’attraversamento delle vedrette a ridosso delle Bocche di Brenta e Tuckett che, in alcuni periodi della stagioni, possono rivelarsi davvero molto ghiacciate.

Utili i bastoni telescopici.

Partenza

Bivio Val Brenta - Val d’Agola (1220m) (1.247 m)
Coordinate:
DD
46.199274, 10.828987
DMS
46°11'57.4"N 10°49'44.4"E
UTM
32T 641112 5117814
w3w 
///potermi.organi.mentali
Mostra sulla mappa

Arrivo

Bivio Val Brenta - Val d’Agola (1220m)

Direzioni da seguire

Dal bivio “Val Agola - Val Brenta” si segue la forestale di sx per introdursi in Val Brenta, seguendo il segnavia SAT 323. Si attraversa un ponticello, si transita attraversando la radura nei pressi della Malga Brenta Bassa e si prosegue verso Est in piano e leggera salita fino alla stazione di partenza della teleferica del Rif. Brentei (1350m).

Si abbandona la forestale e si prosegue per sentiero che sale con alcuni zig-zag la Scala di Brenta (salto roccioso che sbarra la testata della valle) e continuando con alcune faticose serpentine si giunge al bel ripiano superiore della Val Brenta.

Si attraversa in piano in direzione Est ed in breve si giunge al Baito di Brenta Alta (1670m), contornato dal pascolo e con spettacolare vista sul Crozzon di Brenta. Si continua seguendo i segnavia SAT 323 dapprima in piano, poi in salita.

Si incrocia la diramazione a sinistra del sent. Violi (1970m), e quindi con alcuni zig-zag si guadagna il terrazzo su cui sorge il rifugio Brentei (2182m), con bellissima visuale su Cima Tosa e Crozzon, separati dal superlativo Canalone Neri.

Al rifugio si imbocca il sentiero in direzione Bocca di Brenta, segnavia SAT318, si transita davanti alla nota (e super-fotografata) cappella, per poi addentrarsi sulla destra orografica della Val Brenta Alta. Si continua in leggera salita transitando ai piedi di alcune spettacolari guglie del Brenta, tra cui la Torre Prati, il Bimbo di Monaco, il Campanil Alto e Basso.

Giunti alla testata della Val Brenta, chiusa tra le pareti della Brenta Alta, Bassa e Cima Margherita, si mette piede e si attraversa il piccolo nevaio (o quel che ne resta), per poi superare agevolati dalla corda metallica un salto di facili rocce intervallate da cengette detritiche. In breve, superando un altro piccolo nevaio ed il dislivello rimanente (sulla sinistra vi è l’inizio della via delle Bocchette Centrali) si arriva alla Bocca di Brenta (2552m) tra le Cime Brenta Alta e Bassa.

Si scende un poco verso Est e si imbocca un evidente cengia che conduce al vicino rifugio Pedrotti. Dal rifugio Pedrotti si scende in direzione nord verso la Val delle Seghe; poco dopo esser transitati davanti al rifugio Tosa (2439m), si giunge al bivio di partenza del sentiero Orsi (SAT 303).

Si va a sx e si segue il sentiero Orsi dapprima in discesa in un canalino tra le rocce, poi in piano attraversando i ghiaioni ed i terrazzi erbosi alla base del versante est di Cima Brenta Alta, con magnifica vista sulla Val delle Seghe.

Ora sempre in direzione est ci si appresta alla Busa degli Sfulmini (o Massodi) con splendida vista sulla superba parete nord di Cima Brenta Alta e sugli splendidi versanti est del Campanil Basso e Alto.

Si attraversa sempre in direzione nord la parte inferiore della conca, si doppia una spalla della Cima degli Armi (FOTO 12) e con leggeri sali-scendi si tocca la Busa del Castellaz (o degli Armi 2450m) con nuova amplia splendida vista sulle cime che la contornano.

In leggera ma costante ascesa si attraversa la conca e si perviene alla sella tra Punta Iolanda e Punta Mezzana dove ha inizio la cengia rocciosa chiamata Sega Alta (2620m); grandiosa visuale verso il sottogruppo della Gaiarda e Altissimo ed il solco della Val Perse.

Si percorre in piano la facile cengia attrezzata con corda metallica. Terminata la cengia si scende con alcune svolte per un centinaio di metri di dislivello (alcuni tratti attrezzati) per poi attraversare verso nord alla base dell’imponente parete est di Cima Brenta; questo tratto è da prestare attenzione: alcuni metri sono di terreno friabile, e potrebbe esserci qualche scivolosa chiazza nevosa.

Si giunge alla base del canalone che conduce alla Bocca di Tuckett. Faticosamente seguendo il sentiero (indicazioni) si risale in direzione ovest il canalone per ghiaioni instabili e/o per nevaio, a seconda delle condizioni, e si raggiunge così la Bocca di Tuckett (2648m); nella parte alta è presente una corda fissa metallica a ridosso delle rocce della parete Sud-Est di Cima Sella.

Verso ovest si scende per la rampa nevosa della Vedretta di Tuckett (attenzione a fine stagione e/o con poca neve e ghiaccio affiorante, eventualmente prevedere l’impiego di ramponi). Tenendosi a destra, giunti alla base della Vedretta, sulla destra si scorgono facilmente gli ometti e la traccia di sentiero che si segue per giungere ai rifugi Tuckett e Q. Sella (2272m). Nuove splendide visuali sulle cime circostanti, in particolare sul versante nord di cima Brenta.

Si segue in discesa il sentiero con segnavia SAT 317, e si avvalla gradevolmente al rifugio Casinei, tra prati e rocce, rododendri e larici per poi entrare nel bosco.

Dal rifugio Casinei è possibile scendere direttamente per il frequentato sentiero SAT 317 al parcheggio di Vallesinella. Qui si descrive e si consiglia di seguire il sentiero alternativo 317bis, leggermente più lungo ma che permette di transitare ed ammirare le Cascate Alte di Vallesinella, sorgenti carsiche particolarmente suggestive a inizio stagione. All’altezza del rifugio Casinei si diparte sulla destra il sentiero 317bis che in leggera discesa attraverso il bosco in direzione nord-est con amplia curva conduce al limite inferiore del pascolo della Malga Vallesinella di Sopra.

Al bivio nei pressi della malga si svolta a sinistra (si abbandona il SAT 317 bis) seguendo le indicazioni per le Cascate Alte; si percorre il suggestivo e rilassante sentiero che avvalla attraverso ponticelli e scalette alla base delle cascate.

Lasciate le cascate in breve si giunge alla forestale che con un leggero su e giù, superata la stazione di partenza della teleferica del rifugio Tuckett, conduce al parcheggio di Vallesinella.

Si attraversa il parcheggio e appena dopo aver imboccato la strada asfaltata che porta a M. di Campiglio si svolta a sinistra e si prende la mulattiera che conduce alle Cascate di Mezzo (indicazioni).

Giunti nei pressi del bar, anziché proseguire sulla mulattiera, si transita davanti al bar e ci si porta su sentiero alla base delle Cascate di Mezzo (sentiero SAT 381).

Si attraversa in direzione sud la base delle Cascate di Mezzo e seguendo il sentiero si avvalla dolcemente in mezzo ai boschi fino ad incrociare una strada forestale.

Si segue in discesa la forestale che in breve riporta a Malga Brenta Bassa ed al punto di partenza.

Nota


Vedi tutte le segnalazioni sulle aree protette

Come arrivare

Raggiungere Sant’Antonio di Mavignola, che si trova tra le note località turistiche di Pinzolo e Madonna di Campiglio.

Salendo da Pinzolo, dopo la retta che attraversa il paese, superato un piccolo ponte, si imbocca sulla destra la via Val Brenta (indicazioni).

Si percorre la strada per 2,5-3 km dapprima pianeggiante e poi in discesa che si inoltra in Val Brenta.

Giunti all’ex-bar, locanda di Plaza si prosegue sulla strada che conduce dapprima all’ex-vivaio forestale di Val Brenta e poi continuando seguendo le indicazioni, fino al bivio tra la strada forestale della Val Brenta (con divieto) e Val d’Agola. Qui si parcheggia.

Coordinate

DD
46.199274, 10.828987
DMS
46°11'57.4"N 10°49'44.4"E
UTM
32T 641112 5117814
w3w 
///potermi.organi.mentali
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Come arrivare in treno, in auto, a piedi o in bici.

Guide consigliate in questa regione:

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Attrezzatura

Imbrago, casco, spezzone di corda (30m), longe di siucrezza, ramponi.

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Difficoltà
difficile
Lunghezza
27,1 km
Durata
8:30 h.
Salita
2.254 m
Discesa
2.254 m
Punto più alto
2.701 m
Punto più basso
1.248 m
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