Abbiamo messo insieme una lista dei luoghi più interessanti da non perdere assolutamente durante la tua vacanza o la tua gita a Sierre. Divertiti a scoprirli ed esplorarli tutti!
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Mappe e sentieri
Punti panoramici a Sierre: la nostra top 10

Punti panoramici
· Crans-Montana
Sui sentieri della transumanza
Un tempo, i nostri antenati vivevano in regime di autarchia e le stagioni scandivano il loro calendario. Fino agli anni Cinquanta praticarono la transumanza tra la pianura e la montagna. Dalle vigne ai villaggi sulle colline, alle baite e infine agli alpeggi, percorrevano i sentieri per occuparsi delle coltivazioni e del bestiame. I nostri anziani sanno bene cosa significa camminare! Affrontavano mulattiere ripide e tortuose per coprire tutte le tappe della transumanza. Questa dimensione agropastorale spiega la suddivisione politica verticale dei Comuni della Noble e della Louable Contrée.

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· Crans-Montana
Un panorama inedito sulla Noble Contrée
Che panorama meraviglioso! Sedetevi un momento sulla panchina di Les Echerts per ammirare il paesaggio. Sotto lo sguardo dei monti Grand e Petit Bonvin fa capolino il Trubelstock, che funge da frontiera linguistica tra l’area francofona e germanofona. Davanti a noi, si stagliano gli alti palazzi di Aminona. Più in basso, dal bosco si vede spuntare il campanile della chiesa di Crételles: questa chiesa è un luogo di pellegrinaggio dei devoti di Nostra Signora della Neve, che si festeggia il 5 agosto. Perché per venerare la Madonna della Neve è stato scelto un giorno in piena estate? Il motivo è da ricondurre a un miracolo. Nel V secolo, nel giorno della consacrazione di un santuario dedicato alla Vergine Maria, una sottile coltre di neve ricoprì il colle romano dove era stato edificato…
Da qui potete contemplare anche i boschi della Grande Bourgeoisie de la Noble Contrée che comprende Randogne, Mollens, Venthône, Miège e Veyras.

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· Crans-Montana
Un burrone dall’aspetto lunare
«Un paesaggio a un tempo lunare e amazzonico». Così descrive Le Boup Patrice Clivaz*, l’uomo che, a colpi di falcetto, aprì la strada dello Chemin des Contrées. In patois Le Boup significa «il buco, il burrone». Formatosi per via del ritiro dei ghiacciai, questo formidabile circo franoso di 140 ettari è costituito da scisto e gesso intrisi d’acqua. Gli appassionati di geologia potranno ammirare rocce variopinte, con tonalità dal rosa al blu. Questo ambiente minerale si trasforma in una sorta di foresta amazzonica quando, in primavera, rinasce la vegetazione. La zona è apprezzata anche dalla fauna: oltre a volpi e caprioli, si trovano animali più feroci, come i cinghiali che si trastullano nel fango e negli acquitrini.

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· Crans-Montana
Bivio Flanthey-Lens. L’anello di congiunzione della Grand Bisse
Aggirando la collina di Le Châtelard, la Grand Bisse attraversa falesie e paesaggi stepposi bruciati dal sole. Qui camminerete in una zona boscosa meno accidentata, con querceti, abeti rossi e latifoglie. Questa bisse che si snoda per 8,6 km da Icogne a Chermignon-d’en Bas funge da anello di congiunzione tra le località della Louable Contrée. Il percorso Diogne-Mollens, di 6 km, è più ondulato, con un dislivello negativo di circa 175 metri e positivo di 100 metri.

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Uno scenario bucolico lungo la frontiera linguistica
La Noble Contrée si estende da Sierre alla Plaine Morte e comprende gli antichi territori di Randogne e Mollens che, prima della fusione che nel 2017 ha portato alla nascita della municipalità di Crans-Montana, costituivano due Comuni distinti. Collegare la Louable e la Noble Contrée con un tracciato inedito: in questo consiste la sfida dello «Chemin des Contrées», promossa da Patrice Clivaz e finanziata dall’Association des communes de Crans-Montana (ACCM). Un collegamento dal valore altamente simbolico per la regione.

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· Crans-Montana
La rinascita della frazione
A metà del XVII secolo, Diogne contava oramai poche anime. La peste aveva flagellato la località, decimandone gli abitanti. Al tempo questo villaggio aveva una certa importanza, dimostrata dalla presenza del piccolo castello del XVI secolo, ora scomparso. Questo edificio, sito nei pressi della fucina, era la residenza di Barbe de Platea. Questa nobile castellana è famosa per aver finanziato, vendendo la propria argenteria, la grande campana della chiesa di Lens denominata Barbe la Joyeuse… Si narra, tra l’altro, che la campana dovesse suonare a tutto spiano quando la dama lasciava la sua dimora di Diogne per andare a messa a Lens.

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Il villaggio benedetto dalle acque
La Louable Contrée comprende la zona del Grand Lens, fino a Diogne; dopodiché inizia la Noble Contrée, che si estende da Bella-Lui a Sierre. Collegare la Louable e la Noble Contrée con un tracciato inedito: in questo consiste la sfida dello «Chemin des Contrées».
In passato quest’area era sottoposta alla giurisdizione del Grand Lens, un vasto territorio di 5’000 ettari. Un movimento d’indipendenza portò, nel 1905, alla suddivisione in quattro Comuni: Lens, Icogne, Chermignon e Montana. A Icogne spettò tutta la valle della Lienne, con risorse idriche inimmaginabili all’epoca!
Avete notato le due impressionanti macine di mulino che troneggiano all’ingresso del paese? Sono il simbolo di una ricchezza secolare di Icogne: le sue acque. Già nel XV secolo, numerosi mulini e segherie costellavano la riva sinistra del fiume Lienne.
A tutt’oggi Icogne continua a sfruttare le sue acque. Questo villaggio è stato baciato dalla dea elettricità: il primo stabilimento elettrico di valorizzazione della Lienne, risalente al 1907, alimentava la città di Sion. Cinquant’anni dopo fu realizzata la diga di Rawyl: gli introiti derivanti da questo bacino di accumulo di 50 milioni di m3 contribuiscono alla prosperità del Comune.



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